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La costruzione di un arbalete

Adesso possiamo anche finire l’impugnatura. A proposito: sconsiglio di fare forme troppo personalizzate con le sedi per le dita troppo accentuate; esse limiterebbero l’uso dell’arma ad un solo tipo di pesca, quella con il tiro piazzato

La modellazione è il momento che mi diverte di più e farlo con il compensato è facile e divertente; si possono usare le venature come punti di riferimento, un po’ come disegnare su carta millimetrata. Dopo una decina di minuti con carta da 40 e da 80 ecco il risultato

Il legno così com’è avrebbe già la potenzialità di usare aste pesanti – vista la leggerezza dell’essenza ed il vacuum – ed elastici esasperati, ma sarebbe ingestibile.
“La potenza è niente senza controllo!” dice una nota pubblicità . Per questo aggiungo alla struttura portante altra massa allo scopo di stabilizzare il tiro stando attento a dove metterla.

Intanto, già che ci sono, preparo l’appoggio sternale usando il pezzo tagliato dal cavallo dell’impugnatura e due pezzetti di compensato marino.

Eccolo pronto per essere lavorato

Lo rimetto nelle guide e faccio le fresature degli elastici. La fresa è da 32x16mm e scendo di 6mm.

così si vede meglio


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